Il secolo XX fu il periodo della nascita della Psicanalisi. L'invenzione del concetto dell'inconscio rivoluzionò il campo della percezione dell'altro e del proprio io. Le influenze furono, praticamente, su tutte le aree del pensiero, della prassi e della percezione, incluso nell'architettura e nell'urbanismo. Nel "Mal-Essere della Civilizzazione" Freud parla del carattere distruttivo, traumatico, associato alle nuove tecnologie delle distruzione di massa e le guerre, che segnarono l'inizio del XX secolo e che già indicavano per lui un futuro poco allettante. Il trauma fa parte sia dell`individuo che del collettivo. Questa nozione del trauma attraversa il testo di Freud e si riferisce a una struttura temporale complessa, tanto nella costituzione della psiche quanto nel campo della cultura. Il trauma che si costitui individualmente é presente anche nelle rovine accumulate nella costruzione delle cittá, le stratificazioni multitemporali sono comuni in entrambi i casi. Questa costruzione, in questi due casi, rappresentano come una sovrapposizione complessa che richiede l´interpretazione di frammenti. Freud formula la costituzione del soggetto come quello che deve covivere con traumi e resti dalle origini. Ma esistono momenti storici precisi che esprimono piu situazioni traumatiche. Per questo motivo é necessario nel campo dell´architettura e dell´urbanismo tracciare strategie per indirizzare i processi in corso, attraverso gli interventi capaci di permettere una nuova connettiviá nella struttura urbana, permettendo di articolare le differenze, quando queste diventano intollerabili. Il “Mal-Essere nella Civilizzazione”, una delle cui espressioni é oggi il mal-essere urbano, ha un`alta prevalenza di disturbi mentali relazionati allo stress, come ansia e depressione. Oggi le cittá con piú di 10 milioni di abitanti hanno un alto livello di frammentazione sociale, povertá, violenza e lavoro informale, secondo OMS (organizzazione mondiale della salute) quello che chiediamo, “architettiurbanisti”, é sapere “ascoltare” questo mal-essere, e interpretarlo nei progetti dandogli un trattamento che consenta la convivenza delle differenze. Jorge Mario Jáuregui |